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Affittacamere su internet, è boom di abusivi

Camere, alloggi e capeggi abusivi. La lista è lunga e nella giornata della Legalità, Confcommercio porta allo scoperto diverse situazioni. Lo fa con il direttore Amerigo Varotti: «Abbiamo iniziato con la lotta ai circoli abusivi che somministravano cene, fanno feste, ma non potrebbero, consegnando una lista alla Guardia di Finanzia. Molti si sono regolarizzati, ad altri sono state fatte multe, altri continuano a fare concorrenza sleale perché non pagano le tasse dovute per chi fa impresa e ristorazione. Ma ora si è affiancata una nuova piaga: quella delle camere abusive che spingono sempre più turisti fuori dagli alberghi». Varotti cita il caso Airbnb, un portale dove trovare camere a poco prezzo. In provincia se ne troviamo 606, ovviamente tra queste anche le irregolari. «La legge regionale dice che non si possono affittare più di tre camere per sei posti letto. E il proprietario deve vivere massimo a 50 metri. Un modo per far arrotondare lo stipendio a chi è in difficoltà. Ma qui si è creata una giungla con persone che affittano decine di camere, tutto in nero, senza dichiarare nulla nel 730. Chiediamo controlli e regole. E Fano è la capitale di questa situazione». Tanto che il direttore degli albergatori di Fano Luciano Cecchini sottolinea: «Fano ha più di 400 alloggi non registrati. Il problema è che una fetta di turismo commerciale fatto di rappresentanti ormai non va più in albergo, ma sceglie queste camere. E ora, qui chiudono tra alberghi: l’Europa, il Roma e persino lo storico Orfeo. Ci sono ditte edili proprietarie di appartamenti non venduti che li trasformano in Bed&Breakfast con estrema facilità. Non c’è partita Iva, non ci sono registrati, sono fuori dalle statistiche del turismo».
Amedeo Tarsi presidente Union Camping Marche parla del «fenomeno di parcheggi trasformati in aree sosta pur senza servizi. Solo a Fano abbiamo perso 80mila presenze non registrate. Serve urgentemente una regolarizzazione».

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