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Aria di mare, profumo di cappuccino e di un gelato fresco: al Vin's Café

Buongiorno Luciano, ci racconti la storia del Vin’s Cafè.

La storia di questo locale ha ormai ben 32 anni, e da sempre è a conduzione famigliare: siamo io e mia moglie Trudy ad averlo visto “crescere” e con noi sono poi arrivati i nostri figli Olivier e Nicolas. Negli anni questo posto ha cambiato immagine: da chiosco che faceva attività di ristorazione a bar-gelateria e devo dire che è stata una scelta molto positiva. Posso con orgoglio dire che tra la Palla di pomodoro e il porto è il locale più longevo e con la stessa gestione.

Parliamo di città vivace, com’è cambiato il passeggio lungo Viale Trieste in questi anni? Quali sono gli eventi che hanno dato più impulso turistico?

Un tempo questo angolo di lungomare era il salotto di Pesaro, oggi siamo molto trascurati, gli eventi arrivano fino Viale Zara e Viale Pola, ma non hanno mai fatto un evento in 22 anni che è stato fatto questo piazzale con la scacchiera. Altro problema è la ztl, ho anche raccolto le firme dei colleghi del Viale per dare il passaggio alle auto la sera sperando in una maggior affluenza, ma nessun risultato. Devo dire però che il cambiamento di offerta ci ha agevolato, la gelateria ha portato i suoi risultati positivi, perché magari qui arriva il passeggio che cerca più tranquillità. Devo dire che gli eventi sportivi nel mese di giugno portano gente, ma non può bastare. Una volta luglio era il mese di eccellenza del turista, ora dall’estero non si vede quasi più nessuno. Un po’ di movimento lo si potrebbe avere come in Romagna con la cicloturistica ad esempio. Di cose ce ne sono tante da poter mettere in atto, basterebbe anche un mercatino in questa piazzetta per spingere oltre viale Zara un po’ di persone.

Quanto la burocrazia è un impedimento alla vostra realtà di pubblico esercizio?

Devo ammettere che nel mio caso particolare non direi sia un ostacolo, è solo una macchina molto lenta. Ci convivo da 30 anni e ormai ci ho preso la mano, ma bisogna dire che è davvero un bel problema per tanti, io viaggio molto e vedo che a volte certi paesi in tre giorni aprono un attività.

Come avviene l’incontro la Confcommercio di Pesaro?

Sono stato sempre vostro associato e sono stato anche nel consiglio. Secondo me dovremmo metterci a tavolino a discutere, arrivare a un punto di incontro tra Comune e rappresentanti degli imprenditori altrimenti molte cosa non funzioneranno mai. Per esempio ora qui abbiamo un problema legato alla Bolkestein, normativa in cui noi non rientriamo, in quanto siamo in suolo comunale, e sono in difficoltà perché non so quale sarà il futuro al livello burocratico.

C’è coesione tra pubblici esercizi?

Mah, anche sotto questo profilo direi ben poca, pensate che lo scorso anno hanno organizzato la festa dell’estate ma qui da noi non sono arrivati né con stand né con la festa, ma comunque hanno fatto un’ordinanza di sgombro auto, di cui alcune portate via con carro attrezzi. Ognuno, purtroppo, va per la sua strada. Poi non tocchiamo il nodo orari serali per la musica con enormi discriminazioni per alcuni ed elusione delle norme da parte di altri senza alcuna multa o chiusura punitiva.

Quanta forza e coraggio servono per proseguire la stagione?

Direi tanta, come altrettanta professionalità e passione perché altrimenti non si va avanti.

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