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«Il calo dei turisti frenato dallo sport»

«Non c’è bisogno dei dati ufficiali del movimento turistico per dichiarare che sino ad oggi i flussi turistici nella nostra Provincia segnano – complessivamente – una diminuzione delle presenze e degli arrivi». Angelo Serra e Amerigo Varotti, infatti rispettivamente presidente e direttore di Confcommercio lo verifichiamo direttamente negli alberghi che «salvo la concomitanza con importanti eventi sportivi e culturali – hanno avuto sinora un calo di oltre il 20% nell’utilizzo delle camere».
Ha funzionato bene il turismo motivazionale (tante presenze per la “Ginnastica in Festa”, ad esempio), meno bene – anzi male – il turismo di destinazione. «La nostra Provincia, cioè, sta perdendo i turisti che viaggiano per una vacanza (breve o lunga che sia) non supportata da motivazione di carattere sportivo o culturale. Siamo meno identificati come un luogo di vacanza. Ed anche certi eventi che hanno un forte impatto locale (come la Notte Rosa) non hanno spostato di una virgola il numero delle presenze turistiche essendo chiaramente solo una “grande festa” i cui benefici – da 10 anni – sono esclusivamente (come era logico) della vicina, concorrente, Regione».
Ed allora oltre al potenziamento della comunicazione bisogna investire molte risorse per promuovere le nostre località. «Benissimo gli eventi sportivi, molto bene le manifestazioni culturali, ma dobbiamo riaccreditare in Italia e nel mondo le nostre località come luoghi di vacanza (balneare, collinare, ambientale, gastronomica, ecc…). I Comuni con i proventi della tassa di soggiorno non potranno non destinare una buona parte delle risorse per concordare con gli operatori turistici programmi di promozione; la Regione non potrà non utilizzare dosi massicce di fondi comunitari per promuovere turisticamente la nostra Provincia. Noi siamo convinti che dovremo lavorare di più sul mercato russo. Rispetto ai primi 6 mesi del 2014 a giugno 2015 in Provincia di Rimini i russi sono calati del 56%. A causa dei problemi dell’Aeroporto di Rimini ma anche della crisi del rublo russo. Noi dobbiamo essere pronti per assicurarci i turisti russi all’uscita di questo Paese dalla crisi ed alla fine dell’embargo».
Per Serra e Varotti : «Abbiamo inoltre una grande opportunità: una società russa la NOVAPORT (Russian Airport) proprietaria di numerosi aeroporti in Russia ha presentato un’offerta per acquistare la maggioranza dell’aeroporto di Falconara. Se questa offerta dovesse vincere la gara (sono due le offerte!) avremmo un’arma micidiale per un forte sviluppo turistico dalla Russia».

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