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«Negozi: sgravi contro il caro affitti E stop alla grande distribuzione»

La ricetta di Amerigo Varotti, direttore provinciale di Confcommercio

Le imprese del commercio nelle Marche rappresentano il 24% del mondo imprenditoriale. Al 30 novembre 2018 erano 35.839 (di cui 8.263 aziende nella Provincia di Pesaro e Urbino). Insieme a turismo e servizi, il commercio nella nostra regione rappresenta il 53% delle imprese ed il 61,4% della occupazione. Ma il commercio, in assenza di provvedimenti e politiche di sostegno, da alcuni anni sta soffrendo. Nel 2018 — i dati sono aggiornati al 30 novembre 2018 — nelle Marche hanno chiuso 769 imprese (di cui 208 nella nostra Provincia, rispetto al 31 dicembre 2017). E il dato è destinato a peggiorare.
Le cause della chiusura dei negozi sono diverse: l'eccessiva presenza della grande distribuzione (eppure ci sono ancora politici e amministratori `moderni' che propongono varianti urbanistiche per creare nuovi centri commerciali, supermercati o addirittura outlet); l'aumento esponenziale delle vendite online (e-commerce nel 2018 vale 24,7 miliardi); il caro affitti che spesso è «la» causa della chiusura delle botteghe, dei negozi di vicinato nelle nostre città. La chiusura dei negozi sta portando alla desertificazione dei centri storici: quante vetrine spente vediamo nelle città? In quanti paesi e borghi non c'è più un negozio? E quanto incide la chiusura delle botteghe sulla qualità della vita, la sicurezza, la vicinanza alle fasce sociali più deboli? La follia di chi ancora pensa a nuove colate di cemento per costruire nuovi mostri del commercio, deve essere fermata. Per cui, la Confcommercio di Pesaro e Urbino/Marche Nord chiede con urgenza alla Regione Marche l'adozione di due provvedimenti: la previsione di sgravi fiscali per abbattere il caro affitti dei negozi di vicinato (come sta facendo la Regione Emilia Romagna su richiesta della Confcommercio) e il blocco delle autorizzazioni per la grande distribuzione commerciale e, per i Comuni sotto i 15.000 abitanti, anche il blocco delle medie strutture di vendita. Dobbiamo salvare le botteghe.
Perché solo così salveremo le nostre città, i nostri Paesi, i centri storici ed i quartieri dall'abbandono. Un settore che rappresenta il 24% del mondo imprenditoriale marchigiano ha bisogno di questo impegno da parte della Regione.

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