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Le proposte della Confcommercio «Per salvare le attività si parta dalla Tosap»

All'indicazione della giunta comunale di consentire l'estensione di suolo pubblico a favoredelle attività di ristorazionee bar, ecco che le associazioni di categoria Confcommercioe Confesercenti rispondono avanzando una serie di proposte da presentare all'assessore alle Attività Economiche, Francesca Frenquellucci. Non per tutti i ristoratori o gestori di locali al pubblico potrà misere consentita la possibilità di aumentare la superficie di suolo pubblico, ecco allora che si cercano alternative. «L'eventualità di una misura di estensione della superficie esterna non deve favorire l'uno e scontentare l'altro gestore-entra nel merito Davide Ippaso, segretario generale Confcommercio per questo chiediamo all'Amministrazione e ai tecnici del servizio Attività Economiche, di rimodulare la tassa di occupazione del suolo Tosap, e solo prendendo come riferimento il numero dei posti esterni effettivamente disponibili, sulla base dei metri quadri occupati e fruiti dalla clientela. L'obiettivo consentire la riduzione di una parte di costi e spese, che pesano sugli operatori e ci aspettiamo un sostegno da parte del Comune. Nell'eventualità che un operatore possa usufruire di più spazio a terra, dovrà aprirsi un ragionamento per ogni singolo caso, ma l'aiuto dell'Amministrazione dev'essere in primis rivolto alla Tosap, ocon un azzeramento conseguente al mancato guadagno per i mesi di lavoro persi a seguito dell'emergenza Covid e del lockdown, oppure ad una riduzione commisurata al numero di tavoli effettivamente utilizzabili alla riapertura, considerando le norme di restrizione contingentamento. Si chiede di aprire un ragionamento anche per rimodulare il peso della Tari, tassa sui rifiuti, escludendo il pagamento dei mesi in cui i locali sono rimasti chiusi, oppure una sua riduzione percentuale da calcolare sul numero di metri quadri e spazi effettivamente utilizzati, fermo restando il calo drastico dell'attività di ristorazione». La fattibilità delle proposte è ora allo studio degli assessorati al Bilancio e Attività Economiche, che dovranno definire un piano di sostegno e aiuto verso quelle attività che riapriranno dal primogiugno. Se il ragionamento sulle proposte di riduzione della tassa di occupazione è più complesso e deve seguire il regolamento comunalevigente, ma che dovrà essere riaggiornato post emergenza, sarà invece più facile aprire alla possibilità di concedere per chi lo richiederà un'estensione o ll raddoppio della superficie pubblica occupata, ma fermo restando l'importo della tassa che l'esercente paga per il normale spazio utilizzato.


da Il Resto del Carlino

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