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Ristoranti in spiaggia, Confcommercio: «Ma solo fino alle 21»

«I ristoranti in spiaggia potranno restare aperti da aprile a settembre anche di notte. Se autorizzati, per noi sarebbe meglio che chiudessero alle 21, insieme agli stabilimenti balneari». Marco Arzeni referente della Confcommercio dei Pubblici Esercizi anticipa una delle proposte, che vanno nell’ottica di trovare un accordo con l’amministrazione comunale, sulla liberalizzazione della ristorazione contenuta nel piano spiaggia. La questione sarà affrontata questa mattina alle 10 nell’assemblea, organizzata da Confcommercio e Confesercenti, nella sala del consiglio comunale. Le associazioni di categoria hanno invitato i ristoratori e i titolari di pubblici esercizi, vedi i bar della città, con particolare riferimento a coloro che lavorano nella zona mare, dove si sentirà maggiormente la concorrenza con le nuove attività del litorale, se autorizzate dal Comune. «Siamo contrari a questa apertura del piano spiaggia, non solo perché non c’è stata concertazione, ma anche per il modo in cui è stata impostata – afferma Arzeni – tutti potranno fare tutto, con una sanatoria che penalizzerà la nost5ra categoria. Prima di tutto perché ci deve essere il rispetto delle regole, solo a quel punto si potrà parlare di libera concorrenza». Le associazioni dio categoria dei ristoratori chiedono di rivedere il piano spiaggia, concedendo la ristorazione solo in alcuni casi, e in orari limitati. «Le attività complementari allo stabilimento balneare, hanno una loro logica proprio nel momento in cui vengono legate allo stabilimento stesso – continua Arzeni – in questo senso, i ristoranti negli stabilimenti devono chiudere nel momento in cui la spiaggia non è più aperta al pubblico. Oppure, ci ritroveremo tanti nuovi ristoranti sull’arenile aperti dal 1 aprile al 30 settembre, anche di notte». Ad oggi sono sei i chioschi sul litorale pesarese che hanno la licenza per la ristorazione. Se le modifiche al piano spiaggia passeranno0, in tutti gli stabilimenti balneari si potrà fare ristorazione ampliando l’attuale ch8iosco-gesto0re fino a 42 metri quadri, di cui 33 per bar-ristorante e 9 per ufficio-direzione. In alternativa,nei bagni si potranno anche realizzare due diverse strutture: una da 42 metri-quadri per l’attività legata alla ristorazione e un’altra da 15 metri-quadri per gli uffici. In cambio, 5 mila euro di oneri di urbanizzazione o lavori di interesse pubblico lungo la spiaggia. Sono previsti anche due nuovi chioschi-ristorante con attrezzature e servizi per i bagnanti nelle spiagge libere di Sottomonte e Baia Flaminia, cha hanno sollevato proteste da parte di alcuni consiglieri di opposizione, vedi Andreolli e Dallasta, che parlano di un’eccessiva cementificazione del litorale. Ieri è intervenuto anche il segretario comunale della Confcommercio Davide Ippaso, che su facebook ha lanciato l’appello ai ristoratori a partecipare all’assemblea: «Dobbiamo far sentire la nostra voce contro una concessione data ad una categoria che rischia seriamente di mettere in difficoltà il settore ristorativo. Va bene il mercato libero, ma ci vuole anche il rispetto delle categorie esistenti».


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