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Sulla speculare e dannosa scelta di includere anche la fascia delle 13/15 nel pagamento della sosta

In tutta Italia da anni stiamo assistendo alla desertificazione dei centri storici delle città.
I cittadini preferiscono frequentare questi grandi centri commerciali, templi di soddisfacimento del più sfrenato consumismo anche e soprattutto nella giornate di domenica o addirittura nelle ricorrenze della principali festività.
Ciò è riconducibile a tre motivazioni principali: facile accessibilità, parcheggi gratuiti e prezzi spesso più contenuti.
Si sta perdendo il piacere di passeggiare per le vie del centro, apprezzando e valorizzando il patrimonio culturale e storico, base unica e caratteristica della nostra cultura ciò che da sempre è stato simbolo della tipicità Italiana e ben presto i nostri figli non conosceranno neanche più la città in cui vivono e la sua storia.
Da anni ci si riempie la bocca che l’unica via di salvezza per l’Italia per uscire da questa pregnante e persistente crisi economica ed occupazionale non può che passare attraverso un rilancio sempre più qualificato del Turismo, nostro patrimonio naturale unico al mondo.
Tutti d’accordo, tutti propositivi, tutti innovativi ma alla fine cosa esce fuori dal cilindro dell’amministrazione comunale di Pesaro? Il provvedimento di far pagare anche dalle 13 alle 15 il ticket per il parcheggio nella zone con strisce blu senza averlo neanche concertato con gli attori principali che quotidianamente operano,attraverso innumerevoli difficoltà, nel settore turistico e commerciale del territorio.
L’ente Bilateralecapendo veramente le reali potenzialità ma soprattutto le necessità della nostra Provincia da anni ha messo in atto azioni fattive soprattutto in termini di contributi economici sia all’imprese che ai lavoratori dei settori del Turismo e del Commercio per cercare di sopperire almeno in parte laddove le istituzioni non riescono ad arrivare ma scelte come queste ci fanno porre interrogativi preoccupanti se a questo punto ci sia una reale volontà nel affrontare seriamente il rilancio turistico e commerciale di questa città oppure il fascino della moneta tintinnante è sempre più forte di ogni altra cosa.
Solo attivando una discussione reale e concreta con tutti gli attori principali si potrà avviare un percorso serio di rilancio turistico e commerciale del territorio altrimenti il persistere su questa strada sorda e presuntuosa non porterà che ad lento impoverimento ed indebolimento di tutto il settore con le relative e preoccupanti ricadute occupazionali confermando solo amaramente il dubbio che ci affligge che forse le nostre principali preoccupazioni non sono più le priorità di questa amministrazione…

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