Buongiorno Lorenzo raccontaci come nasce questo supermercato in un borgo come Montelabbate e come negli anni come si è trasformato?
Questo “negozio allargato” è il risultato di anni di lavoro della mia famiglia in un precedente locale ben più ridotto come metratura, sempre qui a Montelabbate. Quando questo stabile di nostra proprietà si è liberato dall’attività precedente, abbiamo deciso di allargarci e ormai siamo qui da 8 anni. Nel tempo abbiamo implementato nel punto vendita anche la pescheria, e uno spazio di intimo e abbigliamento gestito da mia cognata Rosi. Abbiamo cercato di avere un ampio raggio di merce che in zona mancava.
Quanto è importante per le famiglie di questa realtà locale avere un supermercato come il vostro? Si instaurano rapporti umani con i vostri clienti?
Noi impostiamo la nostra attività da sempre sul rapporto umano con il cliente, sulla fiducia, sull’immedesimarsi nei panni di chi compra: questo è fidelizzare il cliente. Devo dire che il flusso delle persone è cambiato molto, ultimamente è arrivata molta gente nuova, ci sono tanti giovani, ma molti lavorano tutto il giorno fuori dal paese e quindi solo in certi orari c’è più affluenza, cercando di venire incontro a tutte le esigenze, abbiamo fatto la scelta dell’orario continuato. La domenica ancora teniamo chiuso anche se durante le festività siamo sempre aperti. Devo dire però che la crisi si è fatta sentire anche qui, il periodo è duro, molte ditte della zona hanno chiuso e il giro si assottiglia, per non parlare delle nuove aperture limitrofe che ci penalizzano. Noi dall’altro canto cerchiamo di puntare sulla qualità dei prodotti, teniamo prodotti un po’ più ricercati, che non si trovano ovunque, e sulla serietà e sul rapporto umano.
Parliamo di burocrazia, come ostacola un’attività come questa e cosa si potrebbe fare per gestire al meglio questo lavoro nel lavoro?
Direi che la burocrazia influisce moltissimo, pensate, un tempo lavoravamo molto anche con gli enti pubblici come le scuole o il Comune, ora con la messa in vigore degli acquisti della Pubblica Amministrazione tramite MEPA, noi non abbiamo più questa opportunità. D'altronde per mettersi al passo con tutti questi cambiamenti non è facile, se lavoriamo è impensabile poter seguire dei bandi per rifornire gli asili! Una vera difficoltà se sei in negozio. Oppure immaginate alla burocrazia per assumere personale, cercare stagisti… per fortuna la Confcommercio ci aiuta molto nelle varie pratiche.
Quando avviene l’incontro con la Confcommercio?
Da tantissimi anni la Confcommercio è il nostro braccio destro, mio padre ha pure ricevuto l’Aquila come premio per i 50 anni di attività. Ci serviamo spesso delle competenze di Tonelli Maurizio, sempre aggiornato e disponibile ad ogni nostra richiesta.
Ed infine quanta forza e coraggio servono per essere dei competitor dei grandi centri commerciali?
Moltissimi. Siamo un supermercato ma data la nostra squadra “famigliare” possiamo ancora ritenerci un “alimentari allargato” e questo è il solo modo per poter affrontare chi è più grande o i discount a prezzi davvero concorrenziali, anche se spesso a scapito della qualità. Grazie al marchio CRAI siamo certi di poter offrire qualità, servizi sicuri e professionalità.
(Rosi) Per noi al primo posto ci sono la serietà, la cordialità ed il giusto consiglio. La cura del cliente è fondamentale, ci teniamo molto, cerchiamo di avere sempre il viso sorridente, vogliamo trasmette positività agli altri. Speriamo che i nostri figli possano continuare a portare avanti questa attività.
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