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Commercianti ed Artigiani scendono in piazza

Un popolo in protesta. Quello dei commercianti, artigiani e operatori turistici della Provincia di Pesaro e Urbino che martedì partiranno in pullman per Roma dove, in Piazza del Popolo, le associazioni di “Rete Imprese Italia” hanno deciso una “Mobilitazione Generale delle Imprese”. Saranno diversi i pullman (607) organizzati da Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartgianato e Casartigiani che rappresentano il tessuto produttivo e vitale del Paese, quelle piccole e medie imprese che ora sono stremate e stanche di una crisi economica pesantissima e dalla mancanza di risposte da parte del Governo e della politica.
Il Direttore Provinciale della Confcommercio, Amerigo Varotti, punta il dito: «Finalmente scendiamo in piazza, unitariamente, per farci ascoltare dalla politica, per dire basta ad un fisco che schiaccia imprese e famiglie e sottrae risorse allo sviluppo e ad una tassazione locale irresponsabile. Ma soprattutto scendiamo in piazza per chiedere interventi di forti impulso alla ripresa economica, misure urgenti per consentire alle imprese di resistere alle difficoltà e tornare rapidamente allo sviluppo. Basta con le tasse, basta con gli sprechi e i privilegi della politica e della casta».
Per Varotti la «pressione fiscale è incompatibile con qualsiasi prospettiva di ripresa; non aiuta la ripresa dei consumi anzi aumenta l’area di assoluta povertà. E purtroppo nonostante le tante dichiarazioni sulla volontà di diminuire il carico fiscale (a cominciare dalla riduzione del cuneo fiscale) è in arrivo, con l’ultima legge di stabilità del Governo Letta, un’altra valanga di tasse. Infatti nel passaggio parlamentare della Legge di stabilità per il triennio 2014-20106 è stato previsto un aggravio di imposizioni di oltre 4,6 miliardi».
In piazza il messaggio sarà univoco: «Vogliamo dire al Governo e alle forze politiche che senza una seria e rapida riduzione della spesa pubblica improduttiva, il Paese e le imprese muoiono. E purtroppo mentre a Roma sembra che l’interesse prevalente sia la riforma elettorale o le diatribe tra Renzi-Letta il Paese sta lentamente morendo. Come dimostrano, anche nella nostra Provincia, i dati sulla produzione industriale, sui consumi, sulla cassa integrazione, sull’aumento del disagio sociale (come confermato anche nella conferenza organizzata dalla Prefettura). E quindi, per chiedere subito fatti concreti al Governo martedì scendiamo in piazza con lo slogan “Riprendiamoci il futuro, senza impresa non c’è Italia”».
Non mancheranno anche il segretario Cna Morendo Bordoni e il Presidente Alberto Barilari: « Il sistema economia della Provincia è in ginocchio con moltissime aziende legate al conto-terzismo. Il settore della manifattura (escludendo le ditte che lavorano con l’export) , è praticamente bloccato. Quello dell’edilizia e dei trasporti è alla canna del gas. E non si intravedono, al momento, segnali solidi di ripresa; tutto è rimandato almeno di un altro semestre. Ma ora è venuto il momento di dire che ci siamo anche noi; che questa forza sana e attiva del Paese non ci sta ad essere ignorata. Non siamo per le barricate, i blocchi e le manifestazioni di violenza. Siamo per una protesta pacifica ma decisa per chiedere con forza a Governo e Parlamento una svolta urgente di politica economica». Ci sarà anche la Confartigianato con Giuseppe Cinalli: «Andiamo in piazza perché le impresse vogliono esprimere il profondo disagio per le condizioni di pesante incertezza in cui sono costrette ad operare m,a anche avanzare concrete proposte di rapida attuazione che possano evitare il, declino economico e ripristinare un clima più positivo e di maggior fiducia nel futuro».

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