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CONFCOMMERCIO MARCHE NORD: Soddisfazione per il no alle aperture domenicali

“Confcommercio Pesaro e Urbino/Marche Nord (questa è la nuova denominazione della Associazione) esprime viva soddisfazione per la delibera del Consiglio Regionale delle Marche con la quale si chiede al Parlamento di varare la chiusura domenicale e festiva degli esercizi commerciali”. Il direttore generale della Associazione, Amerigo Varotti valuta positivamente, ed in linea con le richieste della locale Confcommercio, l’atto firmato dai Consiglieri Luca Marconi, Gino Traversini, Francesco Marcucci, Francesco Giacinti, Andrea Biancani, Fabrizio Volpini e Enzo Giancarli ed approvato dal Consiglio Regionale.
“L’obiettivo è la modifica del decreto “Salva Italia” del Governo Monti che ha previsto la totale liberalizzazione delle aperture degli esercizi commerciali in qualsiasi giorno dell’anno e in qualsiasi orario. E che, oltretutto, ha esautorato Enti locali e parti sociali dalla possibilità di programmare localmente le aperture degli esercizi commerciali coniugando le esigenze dello sviluppo sostenibile e dei tempi di vita di imprenditori e lavoratori.
Il decreto è stato un regalo alla lobby della grande distribuzione, ai soliti poteri forti. Grazie a questo decreto, outlet e ipermercati hanno fatto affari d’oro gettando sul lastrico migliaia di negozi, distruggendo la vita di migliaia di lavoratori e desertificando i nostri centri storici ed i negozi di quartiere. La liberalizzazione oggi vigente è una follia solo italiana che non esiste in nessun Paese europeo. Ha distrutto il commercio e le città, ha imposto la chiusura di tanti negozi che garantivano un servizio nei piccoli centri. Ha imposto un modello di sviluppo assolutamente inaccettabile, non sostenibile dal punto di vista ambientale, rendendo più brutte e vuote le nostre città, i nostri Paesi.
A questa follia hanno poi contribuito le politiche urbanistiche di molte Amministrazioni locali come Fano e Pesaro che ci hanno regalato decine di migliaia di metri quadrati di grandi strutture di vendita (vedi ora la follia dell’ampliamento dell’Auchan a Fano o della Torraccia a Pesaro) e ancora non demordono, come sembra voler fare il Comune di Mondolfo con l’outlet. La deliberazione della Regione Marche è una richiesta pressante al Parlamento di fare presto una legge che fermi questa follia”.

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