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DISOCCUPAZIONE E QUALITA’ DELLA VITA

Un piccolo ma significativo segnale positivo per l’economia regionale è arrivato dai dati ISTAT sul 3° trimestre 2014 relativi all’occupazione. Le Marche risultano essere tra le quattro regioni dove la percentuale di disoccupazione è più bassa.
In Italia la disoccupazione è a livelli di straordinaria preoccupazione: non è mai stata così alta nella storia. Siamo al 13,2% per un totale di € 3.410.000 di disoccupati. Ed è aumentata sia rispetto al trimestre precedente che all’analogo periodo del 2013. Negli ultimi 8 mesi di Governo Renzi si sono creati 156 mila disoccupati in più.
Nelle Marche, dicevo, le cose – pur rimanendo preoccupanti – vanno meglio. Il tasso di disoccupazione è sceso all’8,9% (contro il 13,2% nazionale) e diminuisce sia rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso (9,6%) che al trimestre precedente (9,8%). Il tasso di occupazione sale 62,5% contro il 56% della media nazionale.
Il sistema imprenditoriale marchigiano sembra incominciare a risollevarsi ed a guardare con maggiori speranze al futuro. Un sistema fatto di piccole imprese con una forte presenza del settore terziario e dei servizi ed un manifatturiero di qualità. Ma è proprio su questi settori – la piccola impresa – che cadrà la minaccia della legge di stabilità che il Parlamento si appresta ad approvare definitivamente. Perché se non ci saranno ulteriori cambiamenti nel terzo passaggio al Senato non si preannuncia niente di buono – per i piccoli. Le grandi imprese avranno vantaggi. I piccoli niente. Solo aumento di tasse e costi. Ma, francamente, non mi aspettavo nulla di diverso da questo Governo.
L’altra indagine pubblicata dal Sole24Ore qualche giorno fa è quella della qualità della vita. E qui sono arrivati veri “schiaffoni”. Soprattutto per la Provincia di Pesaro e Urbino (dal 23° al 36° posto tra le province italiane) e Ancona (dal 25° al 40°).
Ma la cosa più scioccante – che viviamo tutti i giorni – è la certificazione della fine dell’isola felice e del benessere. Quando andiamo nel mondo a promuovere il turismo e la nostra Regione, parliamo di sicurezza per il cittadino, pochi reati, un ambiente tranquillo, etc. Oggi emerge che per la situazione dell’ordine pubblico siamo scesi al 49° posto e in particolare per i furti negli appartamenti siamo al 70° posto e al 60° per scippi e borseggi.
Viene alla mente la nostra richiesta pre-estiva di potenziare il personale estivo della questura, dei commissariati e dei carabinieri (poche unità rispetto agli oltre 200 agenti mandati a Rimini); penso al fatto che nei giorni scorsi è arrivata la notizia che nei primi mesi del 2015 potrà chiudere a Pesaro la sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni; penso alla chiusura del carcere di Macerata Feltria. Ma non dovevamo contare di più a livello nazionale?

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