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Due “Guerrieri” della terra sono gli ospiti della rubrica "con forza e coraggio"

Due “Guerrieri” della terra sono gli ospiti della rubrica "con forza e coraggio" di questa settimana. Luca, il “guerriero padre”, che ha saputo trasmettere l’amore x il territorio ad Alberto, il “guerriero figlio” e, pur in un’epoca di globalizzazione, è riuscito a confermare la necessità di attaccamento alle tradizioni sia della loro terra che della loro famiglia, fatta di poliedrici agricoltori, artisti e pittori. Questi due uomini sono riusciti a racchiudere queste arti, tramandate da generazioni, in un unico prodotto: il “Montefeltro d.o.c.”.
Sig. Guerrieri, ci può raccontare come la vs. azienda è nata e da più di duecento anni lavora nel settore vitivinicolo?
Il nostro marchio aziendale “Orgogliosi di essere agricoltori dal 1800” in 4 parole raccoglie tutta la nostra filosofia. Siamo agricoltori dal 1800 (io sono la 5^ generazione e mio figlio Alberto la 6^) e siamo orgogliosi di avere un ruolo così importante per questa società. Non è strano che nel 1800 i nostri bis bis nonni facessero gli agricoltori, ma è strano che ancora io e mio figlio lo siamo. Ci è stata tramandata un’importante eredità che vogliamo continuare a coltivare: in un manoscritto del 1870 un mio trisavoro, ingegnere e agronomo, scriveva ai giovani imprenditori delle Marche l’importanza dell’attività agricola .
Ci può spiegare come il motto “Mangiare è un atto agricolo” è diventato il fondamento della vostra attività quotidiana?
Questo nostro motto lo abbiamo scritto a grandi lettere sia sui muri che sulla schiena dei nostri collaboratori. Vogliamo sottolineare l’importanza dell’agricoltura, in quanto tutto ciò che ingeriamo viene dal mondo agricolo, e nel momento in cui il consumatore acquista, non solo fa una scelta per la sua salute, ma favorisce anche lo sviluppo economico di un certo territorio. Per questo è importante scegliere prodotti locali: perché se ne conosce la provenienza e si permette la sopravvivenza delle aziende agricole della propria terra.
Alberto, il Diploma di Gran Menzione ricevuto al Vinitaly del 2014 è un altro tassello importante conquistato dalla Azienda Guerrieri. Ci potete raccontare come riuscite a raggiungere tali risultati che portano alto il nome della nostra terra?
I nostri risultati provengono dalla ponderazione tra passato e innovazione delle macchine: cerchiamo di mantenere intatto il frutto il più possibile, ma abbiamo anche fatto nuovi investimenti nei macchinari; c’è anche un nuovo cantiniere che ha affiancato il vecchio, quindi ora abbiamo due responsabili che collaborano. Il Diploma di Gran Menzione lo abbiamo ottenuto sul Bianchello del Metauro doc tradizionale, che è il prodotto più semplice dell’azienda, anche con un prezzo più accessibile rispetto ad altri: questo dimostra come un prodotto, pur essendo il più accessibile, è riuscito a vincere un premio così importante. Il Bianchello è un vino semplice ma con grande potenzialità, ha un valore aggiunto, anche rispetto alle richieste del mercato di oggi, che vogliono un vino sempre più leggero e meno alcolico. Il fatto che ristoratori scelgono questo prodotto come vino della casa a un prezzo contenuto ma che ha vinto un diploma così ambito, sottolinea l’ottimo rapporto qualità-prezzo.
Come ha affrontato la vostra attività l’avvento delle nuove tecniche legate all’energia pulita? Come nasce l’esigenza di un nuovo supporto tecnologico?
Abbiamo installato pannelli fotovoltaici per l’energia solare sui tetti dei capannoni ma non abbiamo toccato il terreno perchè gli agricoltori sono architetti e responsabili del territorio, sono sensibili, e devono salvaguardare il paesaggio. Io dico sempre che non ho ereditato questa terra dai miei genitori, ma l’ho presa in prestito dai miei figli, quindi dobbiamo salvaguardarla. Ogni agricoltore vero è una persona sensibile all’aspetto ecologico.
La vostra azienda oltre a puntare sulla qualità ha posto grande attenzione sia all’enoturismo che alla fattoria didattica. Quali sono i risultati di tali iniziative?
Dobbiamo capire che il mondo è cambiato, pertanto anche il mondo agricolo deve cambiare. La nostra sopravvivenza sarà assicurata se riusciremo a collegarci al consumatore finale, perchè è l’unico in grado di comprendere e pagare quello che l’agricoltore dà al consumatore finale. Se non riusciamo a spiegare cosa c’è dietro si svilisce il prodotto, quindi c’è necessità di comunicare, soprattutto ai bambini, e abbiamo pensato di farlo con delle visite gratuite (a partire dall’ultimo anno di materna fino ad arrivare all’Università), con le quali cerchiamo di far capire il ruolo dell’agricoltura, ma parliamo anche di stile di vita. Con famiglie e turisti invece facciamo un piccolo bluff: siccome ora il vino è prodotto di grande tendenza, molti vengono pensando di fare una semplice degustazione, ma noi invece parliamo di storia, qualità e paesaggio e spieghiamo ciò che c’è dietro ognuno dei nostri prodotti e la multifunzionalità della nostra azienda. I 207 ettari di azienda sono gestiti dagli stessi uomini che hanno messo dimora 40 anni fa in questa terra e sono ancora qui con capacità e volontà illimitate, come Michele che è il mio braccio destro, e suo padre era il braccio destro di mio padre. Vengono moltissimi turisti (contiamo 10.000 presenze nel periodo estivo), sempre con il trucco del vino, e questo ci permette di creare una sinergia con le strutture ricettive del nostro territorio, fare sempre “sistema”, e questo porta vantaggi reciproci.
In tutto questo mare di prodotti tipici, come è nata la collaborazione con il Gruppo Tipicità di Confcommercio?
La collaborazione è nata perchè siamo sulla stessa cordata: la valorizzazione del territorio. Abbiamo clienti reciproci e ci rafforziamo l’uno con l’altro. Oggi i ristoratori sono più sensibili a sperimentare e indirizzare i loro clienti verso i prodotti del proprio del territorio; noi dobbiamo credere in quello che produciamo localmente e fare squadra insieme per sponsorizzare la nostra Provincia. Non bisogna tornare sulla standardizzazione e globalizzazione perchè così si torna alla grande distribuzione. Noi potremmo vivere di solo turismo, il turismo presto rappresenterà economicamente la prima fonte per il nostro sostentamento. Di qui l’importanza della promozione all’estero (Belgio, Germania, Londra): una volta che si instaurano rapporti di lungo raggio si fa promozione dei propri prodotti, si cerca sempre di portare il più possibile persone a visitarci, e questi turisti torneranno a casa arricchiti del valore della nostra terra, e questo passaparola è fondamentale. E poi la qualità dei nostri ristoranti non si trova da nessun’altra parte: anche in un piccolo ristorante la qualità è altissima! E’ questo che ci contraddistingue.
Pochi giorni fa è stato approvato da Camera di Commercio e Terre di Rossini e Raffaello il Vostro progetto per la Nuova Montefeltro doc. Di cosa si tratta?
Questo è un progetto innovativo e con grandi potenzialità. Sarà la 16^ doc delle Marche, non ripetitiva delle altre doc ma complementare. La novità è che sarà una doc solo di spumanti bianchi e rosati, non avrà vini fermi (al momento non esiste una doc solo di spumanti). Il nome “Montefeltro doc”è uno dei più belli e rievocativi che c’è: Federico da Montefeltro capì l’importanza culturale di questo territorio e riunì a corte filosofi pensatori per far arricchire il nostro territorio e diventò il centro del Rinascimento italiano. In questo momento di crisi la nostra economia potrebbe diventare un nuovo Rinascimento. Inoltre il “feltro” è un tessuto antichissimo e morbido, ovattato come le nostre colline. E’ un progetto che coinvolge tutte le aziende produttrici con le rispettive Associazioni di categoria ed è molto importante per noi e per la valorizzazione del nostro territorio.
Si può dire che "con forza e coraggio" é lo spirito che guida la vostra azienda da due secoli?
Con forza e coraggio, preparazione e passione, non nostra, ma di tutti i nostri collaboratori. Facciamo le cose in prima persona per controllare che i prodotti siano sani. Le intuizioni arrivano da ogni singolo e poi per essere mandate avanti si collabora in sinergia. Nella locandina della nostra pubblicità “Guerrieri della terra per restituire dignità al mondo agricolo” siamo presenti tutti noi, ci siamo voluti mostrare in prima persona come la grande famiglia che siamo.
Azienda Agraria Guerrieri
www.aziendaguerrieri.it
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