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Fano capoluogo provinciale di albergatori abusivi e b&b irregolari. Luciano Cecchini dice basta

FANO – Fano è la città più colpita della provincia di Pesaro-Urbino per quel che riguarda lo sconfinamento della deregolamentazione (o l’eccessivo lassismo) che si avverte di fronte al proliferare degli alloggi privati adibiti a strutture di ricettività alberghiera e alla conseguenza concorrenza sleale che questi effettuano nei confronti degli hotel.

La denuncia, esternata questa mattina nella Giornata della Legalità di Confcommercio, arriva da Luciano Cecchini, presidente dell’Associazione Albergatori Fano-Torrette Marotta: “Fano ha più di 400 alloggi non registrati. Quella stessa Fano in cui abbiamo ora ben tre alberghi che chiudono: l’Europa, il Roma e persino un albergo storico come Orfeo. Oggi a Fano la totale fetta del turismo commerciale si è riversata interamente nei Bed and Breakfast. Il “commerciale” negli alberghi fanesi non esiste più, sono spariti i rappresentanti che saltuariamente stazionavano negli hotel, perché possono farlo 365 giorni all’anno in altre strutture che non rispettano nemmeno la tempistica di chiusura/apertura. Non solo. Siamo di fronte a proprietari di appartamenti non venduti che si trasformano in Bed and Breakfast con estrema facilità. Non c’è partita Iva, non ci sono regole. Con tutti i rischi che il fatto comporta anche in termini di sicurezza. Ci sono appartamenti non registrati come i loro ospiti. Così un delinquente può tranquillamente alloggiare in queste situazioni “comode”. Altro esempio: quest’estate un signore ha avuto un malore in spiaggia e nessuno era in grado di ricondurre a dove era alloggiato perché il suo alloggio non risultava da nessuna parte”

Fenomeni di abusivismo che si allargano ai campeggi. Amedeo Tarsi presidente Union Camping Marche ricorda come da una ricerca risulta che “le Marche figurino come regione estremamente appetibile per i camperisti, ma in cui nessuno ha preso in considerazione il fenomeno irregolare dei parcheggi per camper che finiscono per svolgere le funzioni di area di sosta permanente che dovrebbero spettare ai camping. Così solo a Fano abbiamo perso 80mila presenze non registrate facilmente riconducibili alla quantità di posti auto per camper e ai giorni ininterrotti che gli stessi mezzi hanno stazionato in quei posteggi. Serve urgentemente una regolarizzazione”.

La stessa regolarizzazione che a gran voce reclamano Mario Di Remigio dell’associazione Ristoratori Pesarese e Gabriele Villa, presidente provinciale del Silb (Sindacato Italiano Locali dal Ballo): “il fenomeno delle feste abusive, sta diventando un abuso legalizzato – conclude quest’ultimo – in cui basta un pagamento alla Siae per trascurare tutte le licenze che i nostri locali devono avere”.

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