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Fino al 17 ottobre a Fossombrone la straordinaria mostra dedicata a Giuseppe Diamantini

Inaugurata il 31 luglio dal sindaco Gabriele Bonci e dall’assessore alla Cultura e Turismo Gloria Mei alla presenza del vice presidente della Giunta regionale Marche, Mirco Carloni, la grande mostra “Giuseppe Diamantini pittore e incisore dalle Marche a Venezia“ proseguirà, a Fossombrone, fino al 17 ottobre nelle due sedi espositive della Chiesa di San Filippo e della Pinacoteca Civica.

La mostra, curata da Annamaria Ambrosini Massari (docente dell’Università di Urbino) e Marco Luzi (Direttore dei Musei della Città di Fossombrone ), ha visto la preziosa collaborazione di numerosi studiosi.

Giuseppe Diamantini nacque a Fossombrone il 7 ottobre 1623 ( la data è stata scoperta in occasione degli studi e delle ricerche propedeutiche alla organizzazione della Mostra. Prima si riteneva che fosse nato nel 1621, tant’è che la mostra è stata inserita dalla Regione Marche tra le celebrazioni culturali 2021 ed ha il Patrocinio del Ministero della Cultura) e vi morì l’ 11 novembre 1705 sette anni dopo il suo rientro da Venezia dove divenne pittore ed incisore famosissimo.

Il periodo compreso tra il 1680 e il 1689 rappresentò per Diamantini l’apoteosi : ormai vero e proprio pittore “ alla moda” , con una bottega tutta sua , realizzò numerose opere , come sempre per la grande committenza veneziana , affiancando però alla produzione pittorica una intensa attività di incisore , tale da farlo ritenere una delle più felici espressioni del Seicento veneto in campo incisorio.

“ …ECCELLENTE IN DIPINGERE PERSONE NUDE” : così le fonti sintetizzavano le qualità che assicurarono il successo a questo artista multiforme. Chi visiterà la mostra ( aperta dal martedì alla domenica orari 10-13/ 15-18) che FOSSOMBRONE gli dedica , vedrà che tale affermazione non era molto lontana dal vero.

La mostra rende ragione del profilo artistico di Diamantini nella sua completezza ( sono presenti oltre 60 opere tra dipinti e incisioni ), offrendo l’occasione di ammirare molte opere provenienti da musei e collezioni private.

Per l’occasione, grazie al contributo di privati e della Fondazione Monte di pietà di Fossombrone, sono state restaurate alcune opere (tra cui la Pala conservata nella Sacrestia della Cattedrale di Fossombrone : la Madonna con il bambino , San Bartolomeo e Santa Caterina d’Alessandria con le anime purganti).

E’ stato predisposto un catalogo (una vera e propria Monografia sul Diamantini) con il contributo di numerosi studiosi (Luca Baroni, Maria Maddalena Paolini, Marina Cellini, Nina Kudis Buric, Andrea Piai, Letizia Lonzi, Alessandro Delpriori, Ileana Chiappini Di Sorio oltre ai curatori Annamaria Ambrosini Massari e Marco Luzi).

La mostra – veramente molto bella e straordinaria dal punto di vista scientifico e culturale – è un’altra occasione per visitare la Città di Fossombrone.

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