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«I negozi chiusi mettono a rischio la sicurezza»

La Confcommercio di Pesaro e Urbino festeggia 70 primavere e il suo direttore Amerigo Varotti è sempre particolarmente combattivo. Coglie l’occasione per attaccare a testa bassa la grande distribuzione e i nuovi progetti d’espansione che le ruotano intorno. Nel mirino finisce la vicenda dell’outlet di Marotta con il via libera della Provincia. «In passato, abbiamo adottato il modello dei grandi centri commerciali – spiega durante la presentazione del libro “Il Commercio a Pesaro tra storia e attualità” – una presunta novità importata dall’estero che in realtà ha già fallito, rivelandosi non sostenibile a livello ecologico, economico e sociale». «Oggi stiamo faticosamente tentando di recuperare ciò che abbiamo contribuito ad eliminare – prosegue il direttore di Confcommercio – perché con i negozi chiusi le città si spengono, le vie muoiono ed aumentano insicurezza e disagio sociale». «Sono rimasto allibito quando ho appreso dalla stampa l’approvazione del nuovo outlet di Marotta da parte del Consiglio Provinciale- aggiunge Varotti – e ancora più irritanti sono le dichiarazioni del sindaco Cavallo e del suo gruppo, che parlano di nuove opportunità di lavoro, non è assolutamente vero, è stato ampiamente dimostrato da diversi studi che per ogni posto di lavoro creato nella grande distribuzione, se ne perdono tre nel commercio al dettaglio».
La scorsa settimana in cui annunciava lo blocco del progetto, il sindaco dio Mondolfo è stato particolarmente caustico proprio nei confronti di Varotti. «Ultimamente tanti negozi hanno chiuso senza che ci fosse l’outlet, per cui è evidente che Varotti ha fallito nel compito di difendere il piccolo commercio» dichiarava Cavallo.
Una stoccata al veleno che probabilmente avrà delle conseguenze nei rapporti tra Confcommercio e i sindaci che hanno sostenuto il nuovo outlet. «Al Consiglio Provinciale che ha promosso l’outlet c’erano parecchi sindaci (erano assenti solo io rappresentanti dei Comuni di Fano, Pesaro, Montemaggiore e Acqualagna ndr) ebbene a questi sindaci, a partire da Ucchielli che ci ha chiesto aiuto per portare turisti a Vallefoglia, dico che i rapporti di collaborazione con Confcommercio sono finiti, specialmente per quanto riguarda la promozione turistica».
«Domani steso (oggi per chi legge ndr) sarò in Kazakistan per promuovere il nostro territorio e attirare nuovi flussi turisti – conclude Varotti – ma non possiamo continuare a proporre delle destinazioni che poi si rivelano spente, morte, senza negozi nel centro storico; il libro che presentiamo oggi è un vero e proprio monito per dire che abbiamo sbagliato, la strada del centro commerciale e della cementificazione selvaggia è fallimentare, non dimentichiamoci mai che la nostra comunità si è evoluta ed è cresciuta prima di tutto grazie al commercio fatto di botteghe, di negozi storici, di sacrifici e di onestà, creando ricchezza per il nostro territorio e non alimentando catene di distribuzione che non fanno altro che portare altrove i frutti delle vendite».

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