E’ necessario agire con rapidità.
Il Paese è allo stremo: famiglie e imprese non ce la fanno più.
Ci aspettiamo che il governo agisca con rapidità per facilitare la ripresa anche se, a dire il vero, sinora Governo e Parlamento sembrano distanti anni luce dalla gravità dei problemi.
Confcommercio ha posto al governo quattro temi, tra gli altri, su cui non faremo sconti.
Innanzitutto l’Iva: ci aspettiamo che lo slittamento e l’aumento previsto a luglio sia solo un fatto tecnico per arrivare alla definitiva cancellazione. Nell’attuale situazione di crollo dei consumi le famiglie e le imprese non reggeranno di fronte all’aumento dell’Iva. La priorità per il Paese deve essere la ripresa dei consumi, della domanda interna che vale l’80% del PIL.
E poi l’Imu: l’odiosa e carissima imposta sui beni strumentali delle imprese, compresi negozi e alberghi, deve essere assolutamente rivista. Le aziende non hanno i soldi per una tassa così onerosa.
E’ poi necessario che dalle parole si passi ai fatti e che finalmente lo stato e la Pubblica Amministrazione incomincino subito a pagare i propri debiti alle imprese. Con modalità facili e non con le attuali difficoltà burocratiche. Infine bisogna davvero accelerare sul taglio degli sprechi che si annidano negli 800 miliardi di spesa pubblica. Solo tagliando gli sprechi, i privilegi ed i costi della politica avremo le risorse per tagliare le tasse, l’IRAP e riavviare il sistema economico.
Ma il governo ed il Parlamento devono svegliarsi.
IMU e IVA, tasse da ridurre non aumentare
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