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La Provincia di Pesaro e Urbino esclusa dai benefici del decreto sul terremoto

“La Confcommercio di Pesaro e Urbino è l’unica ad avere protestato per l’assurdo decreto sul terremoto (n° 8 del 9 febbraio 2017) che, riconoscendo all’art. 7 bis il danno indiretto subito dalle imprese del settore turistico, dei servizi comuni, dei pubblici esercizi, del commercio e dell’artigianato, nonché dell’agriturismo dagli eventi sismici, esclude solo la Provincia di Pesaro e Urbino dai contributi previsti. Come se, cioè, le nostre imprese non avessero subito il “danno indiretto” del terremoto; come se la stampa e le televisioni in questi mesi avessero parlato di terremoto a Ancona invece che di “terremoto nelle Marche”. E’ una vergogna. Un comportamento di completo disinteresse da parte dei politici locali. Una dormita colossale di tutti coloro che pensano di avere un ruolo politico nazionale. Chiediamo l’immediata modifica del provvedimento perché i danni – in termini di diminuzione delle presenze e del fatturato – sono stati e saranno ingenti. A Urbino come a Gabicce Mare, a Pesaro, a Fano. Insomma in tutta la Provincia”.
Amerigo Varotti, direttore Generale di Confcommercio, su questo tema aveva convocato una conferenza stampa tenutasi a Urbino. Ma per rimarcare la gravità della decisione governativa e del silenzio dei politici locali intervengono Angelo Serra (Presidente della Associazione Albergatori di Gabicce Mare e di Confcommercio Pesaro e Urbino) e Fabrizio Oliva (Presidente della Associazione Pesarese Albergatori di Confcommercio).
Serra: “Un decreto assolutamente incomprensibile ed inaccettabile. Tutti gli albergatori delle Marche potranno documentare il danno economico derivato dal terremoto: ma non quelli della nostra Provincia. Ma cosa hanno in testa i politici e le Associazioni regionali che hanno seguito il provvedimento? Da mesi girando per le fiere in Europa abbiamo registrato la preoccupazione e il disinteresse di turisti che non verranno a Gabicce Mare perché «nelle Marche c’è il terremoto». E le televisioni non hanno mai detto che il terremoto non ha colpito tutta la Regione. Anzi: Marche e terremoto era un binomio 9inscindibile. Diversamente dal Lazio (che non è mai stato citato) e da Amatrice (terremoto di Amatrice). Io stesso nel mio hotel di Gabicce Mare ho ricevuto la disdetta di due gruppi francesi; due pullman che erano prenotati per maggio. Ma la paura del terremoto nelle Marche è stata più forte della ragionevolezza”.
Oliva: “Ma siamo diventati tutti matti? Come si fa a escludere Pesaro dai danni indiretti causati al turismo dal terremoto? Già a novembre avevamo chiesto – insieme alla Confcommercio – un sostegno per il pesante calo delle presenze e dei fatturati registrati. Pesante il calo in occasione di Candele a Candelara. Ad oggi quantifichiamo, a Pesaro, un calo del 40% di presenze. E nei week end di Pasqua e 25 aprile se non ci fossero stati gli eventi sportivi il crollo determinato dal terremoto sarebbe stato drammatico. E non vedremo ripresa. Purtroppo sarà drammatico. E questi signori ci escludono dal danno indiretto?! Ma dove vivono?”
Per uscire da questo “assurdo” la Confcommercio ha preso contatti con la Senatrice Camilla Fabbri che presenterà un emendamento alla “manovrina” per “recuperare il maltolto” dice Varotti.

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