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«La stagione riparte ma non risanerà i conti dell'impresa»

Varotti ottimista sul movimento turistico e le prospettive di luglio e agosto

«Ma il problema è la mancanza di personale, responsabili i decreti ristoro»

«STIAMO ANCORA ASPETTANDO I SOLDI DEL DECRETO SOSTEGNI»
PESARO L'ottimismo c'è perché la ripartenza per ristoranti e alberghi è avvenuta e c'è un flusso costante di clienti e turisti e, anche se ovviamente non sono gli anni d'oro, questi giorni fanno ben sperare anche per il periodo di luglio e agosto. Più incerta la situazione per il mese di settembre che è ancora difficile verificare. A fare il punto della situazione, dopo che nelle scorse settimane abbiamo ascoltato ristoratori e albergatori, oggi è direttamente il direttore generale di Confcommercio Pesaro e Urbino Marche Nord Amerigo Varotti.

Le previsioni «Questa ripresa non salverà i bilanci delle aziende ma almeno rende meno amara la gestione delle attività dopo il periodo passato». Tuttavia ci sono altri due aspetti negativi nel settore turismo e commercio. «Anzitutto il nuovo Governo pur avendolo promesso non ha ancora erogato i soldi del decreto sostegni bis che dovevano arrivare dal 16 giugno; di questo poi non se ne parla più anche sui media che dopo tanta attenzione al settore ristorazione sembra averlo dimenticato; per la categoria invece sarebbe importante così come è fermo il Fondo ristorazione che molti avevano richiesto». Voluto dal precedente Ministro Bellanova dava la possibilità di richiedere contributi a fondo perduto da un minimo di mille fino a un massimo di diecimila euro per l'acquisto di prodotti 100% Made in Italy.

L'handicap «Il secondo aspetto negativo è il problema della mancanza di lavoratori stagionali di cui tanto si parla anche a livello nazionale «In tutta Italia mancano circa 150 mila lavoratori in questo ambito - prosegue Varotti - noi a livello locale da mesi denunciamo il problema che riguarda figure altamente specializzate ma anche generiche e le cause sono sia un diverso valore dato al lavoro e al sacrificio e all'ammontare dei ristori per queste figure» si parla di rimborsi fino a 4 mila euro sommando i due decreti ristori, cifra che per molti vale una stagione e che per Varotti è un disincentivo anche maggiore al reddito di cittadinanza che invece raggiunge cifre ben più basse.

La protesta Tuttavia lo stesso direttore vuole togliersi un sassolino dalla scarpa in merito alle accuse mosse contro di lui e alla protesta andata in scena sotto la sede di Confcommercio. «Sono passati dei messaggi sbagliati: io non ho mai detto che i lavoratori sono dei vagabondi ma che il problema è dato dall'entità del ristoro (rapportato al periodo di lavoro precedente preso in considerazione ndr.) e per quanto riguarda le situazioni di sfruttamento noi siamo i primi a denunciarle. Nelle imprese che lavorano con noi comunque i contratti sono in regola». La protesta sindacale in sede poi la considera ridicola «Sono sempre disponibile al dialogo e l'altra mattina sono sceso per vedere quanto stava accadendo; mi aspettavo che qualcuno chiedesse di parlare con me invece tra bandiere e striscioni si sono messi a manifestare per poi andarsene in pochi minuti senza alcun faccia a faccia.

L'attesa Buono invece il giudizio sull'operato della nuova Giunta regionale in merito soprattutto al Piano triennale sul turismo che considera anche "l'incoming" «Tuttavia aspettiamo ancora il piano annuale che entra nel dettaglio e nel concreto».

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