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Macelleria Fazi, solo prodotti locali in linea con i moderni concetti di filiera sin dal 1956

‪#‎conforzaecoraggio‬ di questa settimana riscopre la storia di un commerciante pesarese che già dal lontano 1956 lavorava full time e nei festivi, trattava solo prodotti locali in linea con i moderni concetti di filiera e certificazione di prodotti alimentari e che ha sempre creduto nel commercio nel centro storico. Dall’età di 22 anni il Signor Giuseppe Fazi si dedica infatti con passione e grande serietà alla sua macelleria equina, quelle stesse doti che ha trasmesso a suo figlio. Potremmo dire trasmesse ad una famiglia intera, che con la sua attività unica in tutto il territorio provinciale non ha mai perso di vista le sole caratteristiche che l’hanno fatta compere 59 anni: la forza ed il coraggio.
Buongiorno Signor Fazi come nasce la sua macelleria che ha sempre creduto nel potenziale del centro storico?
La mia attività nasce nel 1956, è iniziata con uno zio che è stato la mia guida, sa a 22 anni un uomo esperto nel settore era fondamentale, e ancora oggi faccio questo mestiere con passione insieme alla mia famiglia. Inizialmente il nostro negozio di macelleria era in Corso XI Settembre e lì siamo stati 10 anni proprio dove ora c’è la Banca dell’Adriatico. Successivamente, nel 1966, ci siamo spostati in Via Barignani e dopo 26 anni, nel 1991 ci siamo trasferiti qui in Via Cavour.
Dunque una vita intera nel cuore di Pesaro, come è cambiato il commercio nel centro città e le abitudini dei suoi clienti?
Una volta era tutto diverso, la mattina eravamo aperti anche la domenica e la massaia andava a far la spesa ogni giorno, consideri che nel 1956 non c’erano i frigoriferi o i congelatori e occorreva avere carne macellata ogni giorno; ma non era solo un fattore di richiesta di prodotto sempre fresco, si trattava proprio di abitudine, la domenica si era soliti passare da me a fare spesa dopo la Santa Messa. Pensi eravamo aperti anche a Natale e a Pasqua! Molte cose sono cambiate da allora, si immagini che tra le tante cose di quella volta avevamo un accordo con l’Avis, ai donatori di sangue veniva dato un buono per comprare la carne qui, perché la carne equina è ricca di ferro.
Il suo settore è piuttosto di nicchia e lei presenta prodotti equini sempre al top, quanto è importante la certificazione e la filiera controllata?
Per noi la certificazione e la filiera sono importantissime. Un tempo tutto questo non era necessario, ora i nostri animali hanno tutti dei microchip, sono accompagnati da una scheda che documenta tutta la loro vita dalla nascita alla macellazione. Questo è il valore aggiunto oggi come oggi. Noi abbiamo solo prodotti del territorio ed il nostro cliente è sicuro di ciò che porta a tavola. Ma per noi la certificazione non è stato un problema perché lavoriamo da sempre tutta carne locale, quello che produciamo qui, non prendiamo animali dall’estero. La grande distribuzione invece, prende carne equina dall’estero per risparmiare. Consideri inoltre che noi lavoriamo sia perché serviamo prodotti locali, sia perché nella zona siamo i soli; nel centro Italia la cultura di consumo di carne di cavallo è ancora poca (a differenza del nord e del sud), e abbiamo clienti che vengono anche da fuori, Urbino, Urbania, Fermignano, Cagli, Carpegna, o fuori regione come Rimini.
In pieno fermento per Expo 2015 ci può dire per lei quanto è importante il valore del prodotto che mangiamo e che ogni giorno mettiamo tavola?
Negli ultimi anni in piena crisi, la scelta del prodotto locale o di certa provenienza viene meno, causa il costo, ma è fondamentale conoscere i prodotti che mangiamo e qual è la loro storia. Prima raggiungevamo i clienti perché volevano mangiare meglio, oggi problema economico frena un po’ questa esigenza, ma credo che con Expo ci sarà una forte controtendenza, sicuramente sarà un evento positivo.
Quando avviene l’incontro con la Confcommercio di Pesaro?
Non ricordo la data, ma immagini la vostra sede aveva gli uffici qui in questo stabile, quindi posso dire che il mio incontro è davvero di lunga data.
La crisi che sta attanagliando tutti i settori del commercio nel vostro campo quanto sta pesando e come si potrebbe uscire da questo lungo periodo di buoi?
Purtroppo è impossibile uscire dalla crisi se non ci danno una mano dall’alto ( e allarga le braccia ndr.).
Con quanta forza e coraggio la macelleria Fazi continuerà nella sua avventura famigliare ormai storica?
Al 99,99%, perché la burocrazia ci sta davvero opprimendo e le spese sono troppe, ma noi continueremo con la stessa passione e serietà del 1956.
#conforzaecoraggio ‪#‎pesaro‬ ‪#‎urbino‬

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