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Noi lavoriamo per i commercianti: I nostri obiettivi

meno tasse, centri storici migliori, aiuto ai piccoli

Confcommercio Pesaro e Urbino ha attivato da alcuni anni i “Servizi culturali e turistici” collaborando e convenzionandosi con alcune Amministrazioni Comunali per realizzare iniziative di promozione e comunicazione turistica e favorire lo sviluppo economico del territorio.
Attualmente sono cinque i Comuni che si sono affidati all’esperienza di Confcommercio (Fossombrone, Mondavio, Pergola, Sant’Angelo in Vado e Urbino).
In questi Comuni – con l’esclusione di Urbino – Confcommercio - con personale assunto appositamente – gestisce anche gli uffici di informazioni turistica ed i servizi museali. E’ l’unica rete – realmente efficace – tra pubblico e privato per lo sviluppo turistico del territorio. Ovviamente (è naturale) c’è sempre qualcuno che critica o contesta questa attività. Purtroppo a volte si cerca di trascinare la Confcommercio in polemiche di ordine partitico che francamente non ci interessano. A volte la critica è offensiva come è il caso del Consigliere Chiarabilli del Comune di Fossombrone. Non pago di rivolgere critiche senza fondamento alla gestione dei servizi turistici (visti i risultati largamente positivi) ultimamente ci ha accusati di non interessarci dei problemi dei commercianti a causa della convenzione in essere. Una stupidaggine: i servizi erogati in convenzione non annullano né mettono in discussione il nostro ruolo sindacale. Molto prima della mozione della minoranza, Confcommercio insieme a CNA e Confartigianato ha inviato un documento di “proposte” al Sindaco Bonci: vi sono richieste simili a quelle poi formulate dalla minoranza. Richieste che abbiamo ribadito al Sindaco sia nell’incontro del 22 maggio che nella Consulta delle Associazioni (ora nominata) del 2 ottobre. Il nostro intento a Fossombrone – come negli altri Comuni – è quello di lavorare e collaborare per il raggiungimento degli obiettivi che interessano la categoria: riduzione del peso della tassazione locale, sostegno alle piccole imprese, valorizzazione del centro storico quale centro commerciale naturale, potenziamento infrastrutture etc. Sono cose che chiediamo da anni. Il 13 dicembre 2010 (con Chiarabilli Assessore) inviammo una lettera al Comune di Fossombrone per chiedere una “free zone” nel centro storico dove diminuire la tassazione per le attività esistenti ed una fiscalità di vantaggio per le nuove aperture. Ovviamente il Comune di Fossombrone ed il signor Chiarabilli non fecero nulla di quanto richiesto e che oggi richiede alla attuale maggioranza. Successivamente chiedemmo insieme a Confesercenti un sostegno della Sua Amministrazione Comunale (con Chiarabilli Vice Sindaco) alla nostra battaglia contro il raddoppio dell’Auchan di Fano e l’apertura di un outlet a Marotta. Battaglia sacrosanta per non far morire le nostre città e le botteghe nei centri storici. Ma a differenza di altri Comuni anche in questa occasione il Comune di Fossombrone e Chiarabilli sono stati assenti. E d’altra parte uno che il 19 agosto 2018 sul Carlino scrive che “chi amministra non può e non deve bloccare tali sviluppi (della grande distribuzione e delle grandi catene commerciali)” non ci si può aspettare altro.

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