Il non riconoscimento dello stato di calamità naturale per le Marche da parte del Governo Renzi è un insulto per i nostri territori e le nostre imprese. E ci chiediamo: forse che i danni, che hanno subito le imprese della nostra Provincia e delle Marche dalle ultime intemperie atmosferiche (nubifragi, allagamenti, esondazioni) sono meno appariscenti di quelli subiti dalle imprese della costa romagnola?
Perché i danni d i relativi sostegni economici sono stati riconosciuti dal Governo Renzi alla Emilia Romagna e non a Pesaro e alle Marche?Eppure il maltempo non si è fermato – negli stessi giorni, al Tavollo o al Marecchia!?
Viene da pensare che forse le motivazioni di questo rifiuto siano da ricercare in motivi di carattere politico, di ruolo dei politici pesaresi nel contesto nazionale; o del fatto che a maggio nelle Marche si vota mentre in Emilia Romagna qualcuno ha già vinto e quindi, magari, si pensa di utilizzare questo diniego in campagna elettorale sfruttando il malcontento di cittadini e imprenditori.
Si dirà che così penso male: ma come ricordava un politico della 1^ Repubblica (che non è molto diversa, visto il livello di corruzione, dalla Seconda): “A pensar male si va all’inferno, ma in genere ci si azzecca”!
Non riconosciuto lo stato di calamità alle Marche. Motivi politici?
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