Mancano ancora i dati ufficiali di arrivi e presenze turistiche. Ma non c’è dubbio che la stagione 2015 ha rappresentato, nella nostra Provincia, una inversione di tendenza rispetto ad una annata disastrosa quale è stato il 2014.
Quindi sicuramente avremo dati positivi ma ciò non deve esaltare troppo i commentatori politici perché, appunto, il dato sarà positivo rispetto ad un 2014 disastroso.
In effetti i mesi di luglio e luglio non sono stati positivi (nonostante il tempo straordinariamente bello rispetto ad un luglio 2014 con venti giorni di pioggia) mentre il mese di agosto è stato sicuramente da record in termini di presenze.
Buonissimi anche i primi dieci giorni di settembre.
A tale risultato ha indubbiamente contribuito anche la crisi politica ed i problemi di sicurezza di molti Paesi nordafricani ed il fatto che – stando alle indagini pubblicate a livello nazionale – più italiani hanno deciso di fare le proprie ferie in Italia.
I dati scarsamente rilevanti di giugno e luglio ci dimostrano che sono stati gli eventi sportivi e poi (anche in agosto) quelli culturali a salvare la stagione.
Per invertire questa tendenza, ricreare un vero turismo di destinazione, è necessario investire maggiormente in promozione in Italia e all’estero; organizzare fiere, Work Shop, eventi promozionali per fare conoscere le nostre località. Non basta la comunicazione, spesso confusa e inutile. Non bastano gli eventi di accoglienza molti dei quali più rivolti ai residenti che non destinati al turismo.
Spesso si confonde l’elevato numero di partecipanti ad una manifestazione con i risultati dell’andamento turistico. Quindi, complessivamente, stagione buona ma non esaltiamoci troppo. E magari cominciamo a pensare e a sconfiggere l’abusivismo che penalizza il settore alberghiero.
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