E’ dalla serata del consiglio comunale del 25 settembre che l’imposta di soggiorno comunale fa litigare albergatori e politici. Il PD l’ha sbandierata e il sindaco Domenico Pascuzzi l’ha confermata in consiglio comunale. L’approvano le tre minoranze dei 5 Stelle con tanto di appoggio della Consigliera di Forza Italia Dara Castegnaro e del più intransigente Giuseppe Cucchiarini di Rifondazione Comunista, ex assessore, che ha detto: «Per chiudere la questione, la tassa di soggiorno me lo ricordo bene come fu costruita. Dovete applicare quella, così come è stata ben costruita e ben mediata nella sua quantificazione». Nella lite ci perde la maggioranza del PD perché non ha ricordato che, con una delibera di giunta dello scorso 8 aprile, l’ex sindaco Corrado Curti rinviava l’applicazione della tassa di soggiorno all'anno successivo. Poteva ribadirlo il presidente del consiglio Aroldo Tagliabracci, ex assessore. Negli ultimi tre anni precedenti gli albergatori hanno versato un contributo proprio, di dice 160mila euro , invece di tassare i turisti, ma il rendiconto delle cifre investite nel turismo manca. E infatti i grillini accusano un mancato incasso, negli ultimi tre anni, di 500mila euro che, a detta loro, sarebbero l’ammontare reale della tassa di soggiorno a Gabicce Mare.
L’attuale sindaco Domenico Pascuzzi la tassa la vuole per intero, perché «con 70 o 80 mila euro l’anno del solo Comune, non ci facciamo niente». Quindi l’Unione dei Comuni e più tasse aiutano la spesa. «Il turismo a Gabicce Mare continua a sprofondare, la tassa di soggiorno non grava sugli alberghi, ma sul turista - è scritto nei manifesti degli albergatori – Se si dovesse applicare la tassa di soggiorno nel 2015 si verificherebbe un forte calo di presenze con conseguente ricaduta sulla forza lavoro. Lo diciamo adesso perché se ciò accadrà sarà difficilissimo rimediare», scrive il presidente degli albergatori Angelo Serra il quale ha chiesto, in una lettera polemica, le dimissioni di Dara Castegnaro di Forza Italia che è in consiglio comunale come lista civica.
«Studi specifici – incalza Serra – ci dicono anche che la tassa scoraggi i turisti tedeschi al momento di scegliere la destinazione. Eppure si decide di applicarla». La sintesi di Serra è: «La tassa di soggiorno potrebbe comportare un’ulteriore diminuzione di presenze con il calo di fatturato delle attività economiche che lavorano con il turismo di alberghi, bar, ristoranti, commercianti, stabilimenti balneari, tutto il comparto dell’artigianato e della piccola industria dei servizi». Serra ricorda infine l’impegno economico in proprio di 80 soci albergatori, che «spendono 30mila euro l’anno in pubblicità, sui siti web, quotidiani, fiere e workshop, in ospitalità e meeting, convegni, ospitando giornalisti, tour operator . Inoltre il Gruppo Albergatori Multiservizi gestisce il cinema teatro Astra, parcheggi e servizio di transfer e i campi di tennis e calciotto in via Panoramica».
TASSA DI SOGGIORNO, ALBERGATORI IN RIVOLTA «FARA’ SCAPPARE MOLTI NOSTRI TURISTI»
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