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Varotti alla Regione: "Subito il take away e aiuti ai piccoli musei"

La ristorazione è in rivolta per le lungaggini della politica e la poca lungimiranza dei politici che, pure a stipendio pieno, non hanno messo un euro per aiutare il settore più danneggiato che è quello del turismo e della ristorazione.

In questo momento un provvedimento che darebbe un po' di respiro a ristoratori e pubblici esercizi è la possibilità di effettuare la vendita per asporto ( il cosiddetto take away). Rispettando i requisiti di sicurezza sanitaria come già avviene per gli esercizi commerciali di generi alimentari ( con annessa gastronomia). Ma la politica dorme e contribuisce a rendere più difficile la sopravvivenza delle imprese.

Uno spiraglio, però, si è aperto ieri: il Governatore della Regione Toscana, su sollecitazione della Confcommercio, ha emanato una ordinanza con cui dal 24 aprile, si consente ai ristoratori e attività artigiane ( pizzerie , pasticcerie etc ) la vendita di cibi per asporto ( previa ordinazione on line o telefonica “ garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti , dilazionati nel tempo , allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta “).

Invitiamo il presidente Ceriscioli ad adottare anche nelle Marche una identica disposizione. E chiediamo che la Regione intervenga immediatamente anche per la salvaguardia e tutela dei piccoli musei. Tanti, sparsi prevalentemente nel nostro entroterra, custodi della memoria, della cultura e della storia dei territori sono chiusi da due mesi ed hanno perso tutte le visite didattiche nonché i gruppi di anziani e stranieri che hanno cancellato anche le prenotazioni estive. Visite e ingressi che rappresentano la quasi totalità degli incassi annui.

Questi piccoli Musei – privati o comunali – rappresentano eccellenze culturali che devono essere salvaguardate. Per questo la Regione deve immediatamente prevedere un contributo per mantenere in vita queste realtà . Importanti dal punto di vista sociale ed economico come lo sono le fabbriche o le aziende agricole.

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