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Vertice piano spiaggia, tutti scontenti

Piano spiaggia, sfuma l’accordo sugli orari dei ristoranti, non passa il vincolo di chiuderli alle 20,30. Ma anche io bagnini sono scontenti perché nei nuovi manufatti dovranno realizzare un secondo bagno. Spiaggia per cani, si tira dritto su Baia Flaminia. Che un’intesa sul piano spiaggia fosse complicata da raggiungere lo si era capito nei giorni precedenti. E questa impressione è stata confermata. Le associazioni dei ristoratori da una parte, quelle dei bagnini dall’altra e il Comune nel mezzo, non sono riusciti a trovare la quadra. «Le posizioni sono rimaste distanti», conferma Marco Arzeni, referente dei Pubblici Locali di Confcommercio. Il nodo che è stato impossibile da sciogliere, è quello degli orari di chiusura dei nuovi ristoranti in spiaggia, che verranno liberalizzati con il piano comunale. «Avevamo chiesto che le nuove attività chiude serro alle 20,30 per salvaguardare almeno il servizio serale dei ristoranti, ma i bagnini non hanno accettato», afferma Marco Arzeni di Confcommercio. Le associazioni di categoria dei titolari degli stabilimenti balneari si erano incontrate in mattinata con gli associati prima di andare in Comune. «Abbiamo preso atto – riferisce Andrea Giuliani della Confartigianato, che ha parlato durante la riunione – che le imprese balneari che coglieranno questa opportunità della ristorazione non saranno tantissime. Questo perché l’incertezza della Bolkestein, gli investimenti da fare sulle strutture, il contributo per il Comune. Ma chi è interessato, va messo nelle condizioni di poter far bene le cose. Al tavolo abbiamo detto ai ristoratori di non preoccuparsi più di tanto, e che c’è la volontà di collaborare. Ma non si possono limitare gli orari di chiusura, il ritorno economico non sarebbe appetibile a fronte di un investimento importante».
Sugli orari, quindi la palla passa ora all’amministrazione comunale che dovrà decidere se prevede qualche limitazione o dare la possibilità ai ristoranti in spiaggia di tenere aperto nelle ore serali senza vincoli particolari. Ma c’è un altro aspetto che, i questo caso, ha lasciato l’amaro in bocca alle associazioni dei bagnini Cna e Confartigianato. «L’assessore De Regis è arrivata alla riunione con le carte cambiate – dice stizzito Giuliani – in pratica ci ha detto di aver acquisito un parere dell’Asur in base al quale i nuovi ristoranti in sub-affitto, oltre al bagno del personale, dovranno avere anche un altro bagno per gli avventori. Le cose, in realtà, non stanno così, perché a Fano questo problema non esiste. Il bagno per i clienti , infatti, è garantito dai servizi già presenti negli stabilimenti balneari. In questo modo, si ridurranno gli spazi a disposizione nei nuovi manufatti. Presenteremo delle osservazioni su questo e altri punti. Alla fine siamo tutti scontenti da questo piano spiaggia». Ora il documento, sempre che non ci siano altri incontri, verrà adottato dalla giunta, poi scatterà la fase delle osservazioni, prima dei bandi per realizzare le nuove strutture sull’arenile. Tra queste anche la spiaggia per cani, che ieri l’amministrazione ha confermato dio voler localizzare a Baia Flaminia,a fianco alla foce dl Foglia.

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